Causa le mie poche idee nello scrivere post o commenti, ogni tanto vago nel web in cerca di spunti.
Un artista(www.lucafrancioso.com) che stimo molto scrive articoli per un giornale (Il Padova),sono commenti semplici ma molto interessanti e desidero che li leggiate;l'argomento è: "lasciamo vivere i nostri sogni".
Se avete tempo e voglia poi,mi piacerebbe che inseriste anche dei commenti a riguardo,le vostre impressioni,i vostri pensieri cliccando qui in basso,sopra la parola "comments" (per chi non lo sapesse).
"Lasciamo vivere i nostri sogni"
Mercoledì 10 Maggio sono stato invitato da una amica di Bertipaglia, un paesino in prossimità dei colli Euganei, a partecipare al gruppo giovani di cui lei e un altro ragazzo sono animatori. Visto il tema che stanno portando avanti con i ragazzi, che gravita attorno a parole come "formazione" e "scelta", hanno pensato che l'esperienza di un musicista che lascia tutto quello che il contesto ritiene "sicuro" per investire a fondo perduto su quelli che vengono ritenuti da tutti sogni e illusioni, potesse essere utile per il loro cammino. Così, un po' spaventato, mi sono ritrovato di fronte a 9 ragazzi tra i 15 e i 16 anni, a raccontare la mia storia.
Mi sono sforzato fin da subito di chiarire che non ero lì per vendere alcuna verità e che avevo accettato l'invito solo perché ritenevo che una chiacchierata informale poteva essere divertente per me e per loro. E così è stato.
La serata è scivolata via leggera tra le mie esperienze e la curiosità molto viva e un po' timida dei ragazzi, i cui occhi svegli hanno facilitato il mio difficile compito.
La cosa che più mi ha colpito è una realtà su cui già da tempo volevo riflettere fra queste righe e ora questa esperienza me ne fornisce l'occasione: è davvero disarmante notare come la disillusione del mondo si spalmi gelatinosa sulla pelle dei ragazzi, fino ad offuscarne completamente i sogni. Le tappe obbligate sono: asilo, scuola, università, lavoro, matrimonio, figli, pensione. Pena è l'essere tacciati di fallimento. Le tappe più allarmanti (fortemente collegate) sono la scuola e il lavoro.
A scuola ogni professore si aspetta che un ragazzo ottenga il massimo risultato nella propria disciplina: tutti devono quindi saper fare tutto. Un auspicio nobile, senza dubbio, ma nessuno pone attenzione al fatto che ognuno di noi ha un talento e su cui, una volta trovato, bisognerebbe investire anima e corpo. Le varie discipline, semmai, dovrebbero essere un aiuto in questo ricerca.
Il lavoro è una realtà più esilarante, perché ci insegnano che "lavoro è ciò ti fa guadagnare". Inutile dire che trovo questo insegnamento pericolosissimo e purtroppo ne siamo tutti vittime, perché se non si ha l'entrata fissa e sicura ogni mese si viene fagocitati dal mondo.
Ecco perché ho raccomandato con forza ai ragazzi del gruppo giovani di Bertipaglia di non farsi mai derubare dei loro sogni e che, a dispetto di quanto noi adulti insegniamo loro, l'unica ricerca utile è quella del proprio talento. L'investimento è assicurato. Il resto sono balle.
Luca Francioso, "Il Padova" 13 maggio 06
-Che peso dai al lavoro, alla scuola, al tuo impiego?
-Fa parte dei tuoi progetti di vita o ti stai "accontentando"?
-Hai un sogno nel cassetto? Stai cercando di realizzarlo?
-Sei consapevole dei tuoi talenti? Li stai valorizzando?
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3 commenti:
Io credo che in questo periodo in cui stiamo vivendo la nostra vita ci sia molto pessimismo. Ogni cosa te lo ricorda. La televisione, i giornali e anche le persone vicine a noi che ripetono a pappagallo quello che dicono appunto la tv e etc..
Siamo un po' vittima, noi giovani, di questa ondata di pessimismo e quindi non è facile guardarsi dentro. Ti senti come monopolizzato. Hai già la vita preparata, come un giro d'Italia in bici, guai se ti ritiri o non arrivi entro un certo tempo all'arrivo. Hai le tappe da seguire e segui tutti gli altri, come un deficente. Ma è proprio qui che dobbiamo reagire, ascoltarci dentro, trovare il significato della nostra vita, rischiare e seguire un nostro sogno. Si rischia di vivere con il freno a mano tirato e accontentarti di quello che c'è. E' più facile a dirsi che a farsi, però bisogna avere il coraggio di iniziare e poi le cose vengono da se. "La cosa più difficile è aprire la porta, poi la strada la trovi da te"
Nice colors. Keep up the good work. thnx!
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